Stessa anima, nuovo hardware: il design di Switch 2
A un primo sguardo, Nintendo Switch 2 è inconfondibilmente una Switch. Nintendo ha scelto saggiamente la via della continuità , mantenendo l'iconico form factor ibrido ma raffinando ogni singolo aspetto. La console è leggermente più grande e pesante del modello OLED, con un peso che raggiunge i 534 grammi con i nuovi Joy-Con 2 agganciati. Questa crescita è giustificata dalla presenza di uno schermo più ampio e da una componentistica interna completamente rinnovata. La sensazione al tatto è decisamente più premium: i materiali utilizzati trasmettono una maggiore solidità e la qualità costruttiva generale è migliorata. Una piccola ma significativa novità è l'aggiunta di una seconda porta USB-C sulla parte superiore della console, che permette finalmente di ricaricare il dispositivo in modalità da tavolo senza l'ingombro del cavo dal basso. Anche il cavalletto (kickstand) è stato ridisegnato ed è ora più robusto e regolabile, risolvendo una delle criticità del primo modello.
Un salto di qualità visivo: il nuovo display
Il protagonista indiscusso dell'esperienza portatile è il nuovo schermo. Nintendo Switch 2 monta un pannello LCD da 7,9 pollici, un notevole passo avanti rispetto ai 7 pollici del modello OLED e ai 6,2 del modello originale. La risoluzione in modalità portatile raggiunge finalmente il Full HD (1080p), con un refresh rate che può arrivare fino a 120 Hz. Sebbene la scelta di un pannello LCD anziché OLED possa far storcere il naso a qualcuno, la qualità è eccellente: i colori sono vividi, la luminosità è ottima anche all'aperto e il supporto a HDR10 e VRR (Variable Refresh Rate) garantisce un'immagine più ricca e fluida. Il VRR, in particolare, aiuta a rendere l'esperienza di gioco più stabile, soprattutto nei titoli più esigenti. In modalità docked, collegata a un televisore, la console può spingersi fino a una risoluzione di 4K (2160p) a 60 fps, o 1440p fino a 120 fps, offrendo un'esperienza visiva finalmente al passo con i tempi.
Potenza da nuova generazione: le performance
Sotto la scocca, Nintendo Switch 2 compie il balzo generazionale più importante. Il cuore della console è un nuovo processore NVIDIA Tegra custom, basato su architettura Ampere, che garantisce un enorme aumento di potenza rispetto al chip del 2017. Questo si traduce in performance grafiche e di calcolo nettamente superiori, con il supporto a tecnologie moderne come il DLSS di NVIDIA e il Ray Tracing. La memoria RAM sale a 12GB LPDDR5X, mentre lo spazio di archiviazione interna arriva a 256GB, espandibile tramite schede microSD Express. Tutto questo si traduce in:
- Tempi di caricamento drasticamente ridotti.
- Giochi più fluidi e con una maggiore fedeltà grafica.
- La possibilità per gli sviluppatori di creare esperienze più complesse e ambiziose.
I nuovi Joy-Con 2 e la retrocompatibilitÃ
Anche i controller sono stati ridisegnati. I Joy-Con 2 sono leggermente più grandi, ergonomici e si collegano alla console tramite un comodo sistema magnetico. Una delle novità più curiose è l'integrazione di un sensore ottico che permette di utilizzarli come un mouse, aprendo a nuove possibilità di gameplay per generi come strategici e sparatutto. È stato inoltre introdotto un nuovo tasto "C" (Chat) per facilitare le comunicazioni online.
Uno dei punti di forza di Switch 2 è la sua quasi totale retrocompatibilità con l'enorme libreria di giochi per Nintendo Switch. Sarà possibile utilizzare sia le cartucce fisiche che i giochi digitali acquistati sull'eShop, trasferendo il proprio account Nintendo. Molti titoli del passato riceveranno aggiornamenti, gratuiti o a pagamento, per sfruttare la maggiore potenza della nuova console, offrendo risoluzioni più alte, frame rate più stabili e miglioramenti grafici. È importante notare che, sebbene la maggior parte dei giochi funzioni senza problemi, alcuni potrebbero non essere pienamente compatibili.
Autonomia e sistema operativo: luci e ombre
Se c'è un aspetto dove Nintendo Switch 2 non stupisce è l'autonomia della batteria. La durata dichiarata varia dalle 2 alle 6,5 ore, un valore molto simile a quello del modello precedente. Con i giochi più esigenti, l'autonomia si attesta sulla parte bassa della forbice, richiedendo ricariche frequenti durante le sessioni di gioco prolungate in mobilità . Anche il sistema operativo non presenta stravolgimenti, mantenendo la stessa interfaccia utente della prima Switch. Se da un lato questo garantisce familiarità , dall'altro l'interfaccia inizia a mostrare i segni del tempo e appare un po' datata rispetto alla concorrenza.
Il verdetto finale
Nintendo Switch 2 è l'aggiornamento che tutti aspettavano. Non reinventa la ruota, ma la perfeziona in quasi ogni suo aspetto. È una console più potente, con uno schermo migliore, controller più comodi e un design più solido. La retrocompatibilità è la ciliegina sulla torta, garantendo l'accesso a una libreria di giochi sterminata fin dal primo giorno. Certo, l'autonomia della batteria poteva essere migliore e l'interfaccia utente avrebbe beneficiato di una svecchiata, ma questi sono difetti minori di fronte a un pacchetto complessivamente eccellente. Nintendo ha scelto la strada della continuità , e ha fatto centro ancora una volta.