Amici appassionati di musica, mettetevi comodi. Oggi dobbiamo parlare di un argomento che per molti è diventato una sorta di leggenda metropolitana, un miraggio nel deserto dello streaming musicale: Spotify HiFi. La notizia che avete letto, purtroppo, si basa su un annuncio che ha già qualche anno sulle spalle e che, ad oggi, non si è ancora concretizzato come promesso. Ma non temete, siamo qui per fare chiarezza, per separare i fatti dai desideri e per capire cosa bolle davvero nella pentola del colosso svedese.
Facciamo un passo indietro. Era il febbraio del 2021 quando, durante l'evento "Stream On", Spotify annunciava con grande fanfara l'arrivo di "Spotify HiFi". La promessa era di portare entro la fine di quell'anno lo streaming di qualità CD, senza perdita di dati (appunto, lossless), ai suoi abbonati Premium. L'entusiasmo era alle stelle: finalmente anche il servizio di streaming più popolare al mondo si allineava ai desideri degli audiofili e di chiunque volesse ascoltare i propri brani preferiti con la massima fedeltà possibile, così come erano stati pensati e registrati in studio dagli artisti.
Poi, però, è calato il silenzio. La fine del 2021 è passata, poi tutto il 2022, e anche il 2023, e di Spotify HiFi nessuna traccia ufficiale. Cosa è successo nel frattempo? È successo che i principali concorrenti non sono stati a guardare.
Cos'è l'Audio Lossless e Perché Fa la Differenza?
Prima di addentrarci nel "giallo" di Spotify, chiariamo un concetto fondamentale. Quando ascoltiamo musica in streaming con un abbonamento standard, i file audio sono "compressi". Immaginate di prendere un'immagine ad altissima risoluzione e salvarla come un JPEG di bassa qualità per risparmiare spazio: perderete dettagli, sfumature di colore, nitidezza. L'audio compresso (in formati come MP3 o OGG Vorbis, usato da Spotify) funziona in modo simile: per ridurre le dimensioni del file e facilitare lo streaming, vengono eliminate alcune frequenze sonore che l'orecchio umano percepisce con più difficoltà . Il risultato è buono, ma non è l'originale.
L'audio lossless (senza perdita), invece, è come avere il file originale, il "negativo" digitale della registrazione. Utilizza codec come FLAC o ALAC che comprimono il file per ridurne le dimensioni, ma in modo tale che, durante la riproduzione, ogni singolo bit di informazione originale venga ricostruito. Il risultato? Un suono più ricco, dettagliato e dinamico. Si possono percepire il respiro di un cantante tra una strofa e l'altra, il fruscio delle dita sulle corde di una chitarra, la profondità di un basso che prima sembrava solo un "boom".
- Qualità CD (Standard Lossless): Corrisponde a una risoluzione di 16-bit/44.1 kHz.
- Alta Risoluzione (Hi-Res Lossless): Supera la qualità CD, arrivando fino a 24-bit/192 kHz, per un dettaglio ancora più estremo.
La Concorrenza Non Dorme: Apple e Amazon Cambiano le Regole del Gioco
Mentre Spotify temporeggiava, è successo l'impensabile. Nel maggio 2021, a pochi mesi dall'annuncio di Spotify, Apple Music ha lanciato il suo catalogo in audio lossless e, soprattutto, in Dolby Atmos, senza alcun costo aggiuntivo per gli abbonati. Poco dopo, Amazon Music HD ha fatto lo stesso, integrando la sua offerta ad alta fedeltà nell'abbonamento standard. Questa mossa ha completamente spiazzato il mercato. Probabilmente, la strategia iniziale di Spotify era quella di offrire l'opzione HiFi a un prezzo maggiorato, ma l'iniziativa dei concorrenti ha reso questa strada molto più difficile da percorrere. Come chiedere ai tuoi utenti di pagare di più per qualcosa che gli altri offrono gratuitamente?
Oggi, servizi come Tidal (che ha fatto dell'alta fedeltà il suo cavallo di battaglia fin dall'inizio), Qobuz, Apple Music e Amazon Music offrono tutti lo streaming lossless come standard. Spotify, il leader del mercato per numero di utenti, è rimasto incredibilmente l'ultimo grande servizio a non offrire questa opzione.
Indizi, Rumor e il Nuovo Nome: Benvenuto "Supremium"?
Nonostante il silenzio ufficiale, negli ultimi mesi qualcosa si è mosso. Grazie a smanettoni e sviluppatori che hanno analizzato il codice delle versioni beta dell'app di Spotify, sono emersi indizi molto concreti. Sembra che il progetto "HiFi" non sia morto, ma si sia evoluto in qualcosa di più grande, un nuovo piano di abbonamento che potrebbe chiamarsi "Supremium".
Questo nuovo livello, che si posizionerebbe al di sopra dell'attuale Premium, non includerebbe solo l'audio lossless. Ecco cosa potrebbe contenere, secondo i rumor:
- Audio Hi-Fi: Finalmente lo streaming lossless, con supporto fino a 24-bit/44.1 kHz in formato FLAC.
- Playlist generate dall'IA: Strumenti avanzati per creare playlist in modo intelligente, magari basandosi su prompt testuali.
- Statistiche di ascolto avanzate: Dati più approfonditi sulle proprie abitudini musicali, in stile "Wrapped" ma disponibili tutto l'anno.
- Ore di ascolto di audiolibri: Un pacchetto di ore (si parla di 20-30 al mese) per accedere al vasto catalogo di audiolibri di Spotify.
- Strumenti di mixaggio: Opzioni per creare transizioni fluide tra i brani di una playlist, personalizzare l'equalizzazione e molto altro.
Questa strategia ha senso: invece di chiedere soldi solo per la qualità audio, Spotify creerebbe un pacchetto "deluxe" con tante funzioni esclusive, giustificando così un prezzo più alto (le voci parlano di circa 19,99$ al mese negli USA).
Cosa Serve per Godersi Davvero l'Audio Lossless?
È importante essere onesti: per apprezzare la differenza tra audio compresso e lossless, l'attrezzatura gioca un ruolo fondamentale. Ascoltare un brano in alta fedeltà con gli auricolari Bluetooth economici che usate per andare a correre potrebbe non rivelare alcuna differenza percepibile. Ecco cosa vi serve:
- Cuffie di buona qualità : Preferibilmente cablate. Il Bluetooth, per sua natura, comprime l'audio, anche se codec moderni come LDAC o aptX HD si avvicinano molto alla qualità lossless.
- Un DAC (Convertitore Digitale-Analogico): Se siete dei veri appassionati, un DAC esterno bypassa quello, spesso mediocre, integrato in smartphone e computer, restituendo un suono più pulito e fedele.
- Un buon impianto stereo: Se ascoltate la musica a casa, delle casse di qualità collegate a un buon amplificatore faranno emergere ogni dettaglio.
- Una connessione stabile: I file lossless sono molto più pesanti. Un brano di 3 minuti può occupare dai 30 ai 150 MB, contro i 5-10 MB di un file compresso. Attenzione quindi al consumo di dati se ascoltate fuori casa!
Conclusione: Il Treno Sta per Passare, Spotify Salirà a Bordo?
Tirando le somme, la situazione è chiara: Spotify è in un ritardo quasi imbarazzante sulla questione dell'audio in alta fedeltà . Quello che era un annuncio entusiasmante nel 2021 è diventato una barzelletta per molti utenti e un punto debole rispetto alla concorrenza. La strategia sembra essere cambiata in corsa, puntando ora a un nuovo tier "Supremium" che possa giustificare un aumento di prezzo con un pacchetto di funzionalità più ricco. La vera domanda è: quando arriverà ? E soprattutto, gli utenti saranno disposti a pagare di più per funzioni che, almeno in parte (l'audio lossless), la concorrenza offre già incluse nel prezzo standard? A mio avviso, Spotify sta giocando una partita rischiosa. Se e quando "Supremium" verrà lanciato, dovrà essere un pacchetto impeccabile e dal valore percepito altissimo per convincere gli utenti a un ulteriore esborso mensile. Il treno dell'alta fedeltà è già partito da un pezzo, e Spotify sta correndo lungo i binari per tentare di prenderlo al volo. Speriamo che ci riesca, per il bene di tutti noi amanti della musica.