"Decostruzione della criminologia. Il crimine, conflitto primordiale" offre un'analisi critica delle teorie criminologiche tradizionali, esplorando il crimine come un conflitto primordiale radicato ne
Immergiti in un'analisi critica e approfondita della criminologia con "Decostruzione della criminologia. Il crimine, conflitto primordiale". Questo libro esplora le radici del crimine, non come un semplice atto deviante, ma come un conflitto primordiale insito nella società stessa. Attraverso una lente decostruttiva, l'autore sfida le teorie criminologiche tradizionali, invitando il lettore a riconsiderare le cause, le conseguenze e le possibili soluzioni al problema del crimine.
Il libro mette in discussione le nozioni consolidate sulla criminalità, smantellando le certezze e aprendo nuove prospettive. L'autore analizza come le strutture di potere, le disuguaglianze sociali e i processi di marginalizzazione contribuiscono a creare un terreno fertile per il crimine.
L'opera propone una visione innovativa del crimine, considerandolo un conflitto primordiale, una lotta costante tra individui e gruppi per l'accesso alle risorse, al potere e al riconoscimento sociale. Questa prospettiva permette di comprendere meglio la complessità del fenomeno criminale e di individuare strategie di intervento più efficaci.
"Decostruzione della criminologia" non è solo un'analisi teorica, ma anche un invito all'azione. Il libro stimola il lettore a riflettere sul ruolo della società nella genesi del crimine e a impegnarsi per costruire un mondo più giusto ed equo, dove il conflitto non degeneri in violenza e sopraffazione.
Questo libro è ideale per studenti di criminologia, sociologia, diritto e scienze politiche, nonché per professionisti del settore, come avvocati, magistrati, operatori sociali e forze dell'ordine. È una lettura imprescindibile per chiunque voglia comprendere a fondo le dinamiche del crimine e contribuire a costruire una società più sicura e inclusiva.