Immergiti nel cuore del Mediterraneo medievale con "Le signore del mare"
Un viaggio affascinante attraverso le rotte commerciali, le battaglie navali e le intricate dinamiche di potere che hanno plasmato il Mar Mediterraneo nel Medioevo. Scopri le figure femminili che hanno lasciato un segno indelebile in questo periodo storico cruciale.
Un affresco storico vivido e coinvolgente
Questo libro ti offre una prospettiva unica sulla storia del Mediterraneo medievale, esplorando il ruolo delle donne in un mondo dominato dagli uomini. Attraverso storie avvincenti e ricerche approfondite, l'autore svela le vite di regine, mercanti, pirate e sante che hanno sfidato le convenzioni e influenzato il corso degli eventi.
Esplora i segreti di un'epoca affascinante
Dalle corti sfarzose ai porti brulicanti di attività, dalle battaglie per il controllo delle rotte marittime agli scambi culturali che hanno arricchito la regione, "Le signore del mare" ti trasporta in un'epoca di grandi cambiamenti e intense passioni.
Perché dovresti leggere questo libro?
- Per scoprire il ruolo spesso trascurato delle donne nella storia del Mediterraneo medievale.
- Per comprendere le complesse dinamiche politiche, economiche e sociali che hanno plasmato la regione.
- Per immergerti in un racconto avvincente e ricco di dettagli storici.
Non perdere l'occasione di esplorare un capitolo cruciale della storia del Mediterraneo con "Le signore del mare".
Ulteriori Informazioni
«I quattro medaglioni proposti in questo saggio riguardano le principali città di mare del periodo medievale, il cui successo ha suggerito di riunirle sotto il nome di "repubbliche marinare", evocato ripetutamente nella storiografia ottocentesca e in quella del primo Novecento. Con queste premesse la loro storia è stata disegnata per molto tempo lungo una curva ascendente fatta di lotte e di eroismi che ha i suoi estremi nelle prime guerre sul mare contro gli arabi e nelle riscosse contro gli ottomani, nella battaglia di Lepanto o, addirittura, per Venezia, nella guerra di Morea, lasciando un poco indietro Amalfi e Pisa che cessarono ben prima il loro protagonismo nelle acque del Mediterraneo. Si può obiettare che la realtà marittima, per limitarci soltanto all'area italiana e a quella limitrofa, a comprendere le coste catalano-provenzali e quelle dalmate, è ben più complessa. E anche riducendosi alle quattro realtà di riferimento tradizionali, è vero che ciascuna di esse rappresenta il punto apicale di una rete di interessi, ruoli economici e competenze interconnesse che si estende in tutte le direzioni, ed è forse effettivamente giunto, il momento di riconsiderare l'impostazione verticistica che si focalizza sul ruolo delle città protagoniste. Qui, tuttavia, ho scelto ancora il percorso consueto prendendo in esame le principali città marinare. Alla base del discorso ci sono infatti due considerazioni. La prima è che queste città, per quanto lanciate verso la conquista degli spazi marittimi, erano inserite in quadri istituzionali riconducibili ai poteri superiori che le dominavano sul territorio e che la loro storia va letta coerentemente con lo sviluppo urbano dell'età medievale. La seconda considerazione che mi ha indotto a questa scelta è implicita nella finalità ultima del lavoro, ovvero il confronto. Il caso di comparazione più evidente è quello tra Genova e Venezia, su cui gli studiosi sono tornati ripetutamente giustapponendo talvolta i due modelli oppure cercando una formula sintetica in cui si rispecchiassero le difformità tra le due realtà...» (Dalla Premessa)